Di mese in mese, credo che il mio gioco si stia facendo sempre più scoperto: se sotto le parole si nascondono le armi che ci minacciano, non ci resta che prendere le parole, disarmarle e armarci a nostra volta.
La mia proposta vi parrà sconcertante e forse anche un po' fuori tema, rispetto ai consueti appunti di carattere linguistico della mia rubrica, ma cercherò di far tornare tutti i conti e di mostrarvi come questo titolo sia conseguente al mio ragionamento.
Puttane
le parole vanno con tutti
Puttane
Le parole vanno con tutti, ma hanno dei sentimenti. Manifesto contro la domanda A12 del test INVALSI
Per chi non lo sapesse, da diversi anni l'esame finale della scuola media inferiore include una prova denominata INVALSI. In previsione dell'inizio del nuovo anno scolastico sono a proporre all'attenzione della S.V. il mio
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Puttane
Tecnicismi
L'attuale situazione governativa del nostro paese presenta aspetti affascinanti. Parlando da cittadino votante devo dire che sono colpito da questo bizzarro antidemocratico strumento che è il governo tecnico, il quale nasce come garanzia della stabilità istituzionale, e che certo meriterebbe una riflessione più accurata della mia.
Infatti io di politica non me ne intendo e invece mi picco di capirci qualcosa di lingua italiana, quindi penso e rifletto su quel che un “governo tecnico” significa.
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Le "Puttane" di Galavotti
Le parole vanno con tutti
MALINTESI PASSATI SOTTO SILENZIO
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Puttane (2)
Le parole vanno con tutti
Ogni parola ha un suo significato. L'uso che si fa delle parole lentamente ne cambia il senso, in genere per motivi di convenienza ed economia del lessico. Questa, però, non deve essere una giustificazione per tutti gli usi indebiti delle parole. Occorre guardarsi da alcuni abusi che possono essere semplicemente scorretti (se siamo in buona fede), ma anche strumentali e faziosi (se siamo in mala fede).
Io sono in mala fede.
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Puttane (1)

Le parole vanno con tutti
Troppo spesso, la velocità della comunicazione impedisce di riempire di senso le parole che ascoltiamo e pronunciamo. Le sillabe si staccano dalla nostra bocca, prima di avere avuto una adeguata gestazione nella nostra mente. Le parole si accavallano, si sovrappongono, si scambiano col rischio di perdere (e definitivamente) il loro vero significato.
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